SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA (quando c’è la salute c’è tutto)
Parto da una domanda piuttosto facile: Era prevedibile, in
Italia, il propagarsi di un’epidemia scoppiata in Cina e resa nota già dai
primi di dicembre?
Per rispondere è necessario fare alcune considerazioni
preliminari ed esaminare alcuni numeri che possano aiutare la comprensione del
quesito ed agevolarne la risposta.
In Italia sono presenti più di 300000 cinesi regolari e
residenti; le aziende cinesi sul territorio sono più di 55000, il numero più
alto in Lombardia, Toscana e Veneto, mentre le aziende italiane presenti in
Cina, ossia inscritte alla Camera di Commercio italiana in Cina, sono oltre
500. Tali numeri meritano un’attenzione particolare, perché significano,
evidentemente, spostamenti frequenti e continuati tra un paese e l’altro per
esigenze lavorative; a questi vanno aggiunti gli spostamenti per esigenze
familiari, in periodi particolari come durante le vacanze natalizie, per esempio
e, sottolineo che, in quel momento, il propagarsi dell’epidemia in Cina, la sua
pericolosità e le modalità del contagio era già dati ben noti.
Nessun provvedimento fu preso
Schengen non fu sospeso, i voli diretti da e per la Cina
sono stati bloccati solo il 31 gennaio, il controllo sanitario agli aeroporti è
stato messo in piedi, dal governo, solo l’8 febbraio; nel lasso di tempo
intercorso, tra i diversi provvedimenti tampone, non sappiamo quante persone
infette, magari portatrici asintomatiche, siano potute transitare od entrare in
Italia, non solo dalla Cina ma anche da altri paesi, non solo europei, in cui
il virus era presente e di cui, magari, non avevamo neanche casistiche accertate,
come nel caso di molti paesi orientali o paesi africani in cui vi è una
massiccia presenza cinese.
A questo va
aggiunto che, proprio perché all’irresponsabilità non c’è mai fine, gli sbarchi
di clandestini, sono continuati sia a dicembre che a gennaio, nonostante quanto
detto sopra e, solo a partire da febbraio, è iniziata la messa in quarantena di
chi arrivava dai così detti barconi. Sorvolo sulla sorveglianza nei centri di
prima accoglienza, i CARA (Centri di Accoglienza per i Richiedenti Asilo) …
Alla luce di tutto questo, viene spontaneo rispondere alla
domanda iniziale con un secco Si.
Era possibile
prevedere il propagarsi di una epidemia, era possibile attuare delle misure
almeno al fine di ridurre al minimo le possibilità di contagio: non occorre
essere scienziati od esperti per affermare questa incontrovertibile verità,
occorre semplicemente un po’ di buon senso, lo stesso buon senso che avrebbe
dovuto portare a non sottovalutare i rischi evidenti della mondializzazione
selvaggia ed incontrollata. Occorre invece oggettiva incoscienza, oltre a
pericolosa, vuota e colpevole propaganda ideologica per continuare a difenderla
o creare slogan come "Abbraccia un cinese".
Questo governo è stato irresponsabile ed assolutamente non
all’altezza della situazione ecco perché si è arrivati a tutto questo, ecco
perché sono usciti convulsamente 3 decreti uno dopo l’altro, senza alcuna opera
di riflessione profonda, senza scuse, dovute, per i disagi subiti dalla
popolazione per la loro incompetenza ed il loro pressapochismo politico. Tre
decreti che sono un panno caldo che limitano esclusivamente le libertà
individuali in modo totalitario e becero senza prevedere alcuna sostanziale
proposta politica, sociale e sanitaria certa. Nessun protocollo nazionale,
nessuna task force, nessun provvedimento rapido, la mancanza assoluta di un
‘unità di interventi.
Nessuna forma di aiuto concreto o sostegno alle aziende, nessuna
forma di sostegno o aiuto concreto a coloro che non possono recarsi a lavorare,
nessuna forma di aiuto o sostegno per le famiglie di chi, avendo figli a casa,
è, invece, costretto a lavorare, nessuna strategia di alcun tipo; mancano i
mezzi basilari di protezione per chi lavora al pubblico, non solo il personale
medico e paramedico, e questo è già di per sé vergognoso in un paese che si
vorrebbe civile, ma anche tassisti, lavoratori dei mezzi di trasporto,
commercianti, personale dei supermercati… Tutte categorie che devono provvedere
da sé a procurarseli
In tutto questo, ad oggi, nessuno
può prevedere quali saranno i nocumenti sulla psicologia delle persone: questa
generazione non sa, realmente, cosa sia una pandemia, cosa significhi, quali
siano i rischi e quali implicazioni abbia.
All’improvviso, per decreto, si
vedono costretti in casa, senza possibilità di reali rapporti sociali se non
con i conviventi e l’eccezione, conferma solo la regola, quindi è anodina.
Eravamo già chiusi nella bolla
virtuale, già bloccati in quella pericolosa irrealtà dei mezzi di comunicazione
di massa, asfittici, limitanti ed impersonali, dove la maschera e l’anonimato
regnano sovrani, così come la finzione. Questa società, già liquida ed
alienante, è diventata gassosa, formata da gas nobili che, non per loro stessa
natura, ma perché manipolati, fino alle estreme conseguenze, non possono e non
sanno stringere legami.
Ora, questi stessi gas nobili, già relegati
e chiusi nei mezzi di comunicazione sociali, grazie a questo decreto, non
possono coltivare neanche quei fondamentali rapporti sociali reali che erano
sopravvissuti alla tabula rasa voluta dalla mente malata del pernicioso
neoliberalismo e dalla catastrofica reazione di un sinistrismo inutile ed
altrettanto dannoso, sull’effetto del quale, per ora, sorvolo, perché potrebbe
portarmi fuori tema.
Nessuno può essere in grado di fare
serie previsioni su come ne usciremo, su cosa accadrà, questo è il solo dato di
fatto certo, eppure… eppure, è bene ribadirlo, lo spettro della matrigna Unione
Europea si aggira, indisturbato, anche su questo che è il grado più alto di
controllo sulle persone perché perpetrato attraverso il sommo vincolo esterno,
la salute, il bene più prezioso; prove tecniche erano già state fatte con
l’obbligo vaccinale, questo aveva già evidenziato il funzionamento del divide
et impera e la scientocrazia come dominio: l’attuale stato delle cose ha
amplificato il concetto a livelli abnormi, perché ora siamo tutti potenziali
bersagli.
Un po’ come può accadere in una città preda dell’azione di un
imprevedibile serial killer di cui non si conosca ancora la strategia e sembri
colpire vittime casuali, la paura è stata irresponsabilmente propagata
attraverso l’azione ripetuta e continuata dei mass media, così come delle
istituzioni, entrambi sembrano partecipare ad una ignominiosa gara per
propagare bollettini di guerra fatti di cifre e dati imprecisi e contraddittori
usciti da non si sa bene quali calcoli.
Nessuna certezza sembra essere la
sola certezza, nessuna informazione precisa sembra essere la sola informazione,
nessuna opinione sembra essere la sola opinione, voci diverse che urlano verità
diverse.
In questo caos totale, in cui il distopismo è l’unica realtà
percepita, brilla solo la stella dell’assenza totale delle istituzioni, di
reali e ragionate, oltre che ragionevoli, scelte politiche e della
responsabilità di governo.
Purtroppo non credo al caso, credo
agli appuntamenti e questo appuntamento era fin troppo prevedibile,
semplicemente nulla è stato fatto per evitarlo e ci hanno spinti ad accettarlo
come ineluttabile, ma l’ineluttabilità è solo frutto della loro incapacità e
della loro cieca ubbidienza a nefasti parametri sovranazionali.
Siamo governati da irresponsabili
servi sciocchi, che operano decisioni solo quando l’UE gliele mette in agenda
ma incapaci, ormai da anni di addestramento alla sottomissione, di agire
autonomamente, di prendere decisioni anche quando ne va della sorte dell’itero
paese…
Resta una sola ultima domanda,
assolutamente lapalissiana: un politico è colui che prende decisioni autonome
per il bene del paese o chi si limita a ratificare decisioni prese altrove esclusivamente
per tutelare gli interessi economici di entità sovranazionali?
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