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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

IL MITO DELLA SINISTRA CHE NON C’E’ ED IL MOVIMENTO 5STELLE.

   RIFLESSIONI SUI PERICOLI DELLA NOSTALGIA E  SULLA POTENZA DELLE ALLUCINAZIONI. Di Inessa Armand  Esaminando l’attuale situazione politica è necessario, quanto inevitabile, che il termine “sinistra”, parafrasando Trotsky, venga definitivamente gettato nella raccolta differenziata, tra i rifiuti altamente tossici, più esattamente tra quelli radioattivi. Che ci si riferisca alle mutazioni genetiche del PCI o alle diverse scorie prodotte dalla deflagrazione di organizzazioni post sessantottine, il risultato non cambia, si tratta ormai, mutatis mutandis, esattamente della stessa melma.   Per anni, la sinistra “radicale” e quella “canonica” si sono scontrate, caratterizzate da una diversa prassi politica che rendeva possibile fare dei distinguo; ora tutto è cambiato e, in questa fase di importanti trasformazioni sociali, si ritrovano accomunate da inqualificabili prese di posizione: dalla difesa della teoria gender, alla ”illusione del multicultur

CONTRO LA MONDIALIZZAZIONE

Di Inessa Armand La globalizzazione è la trappola più efficace creata dal capitalismo. E’ la massificazione della subcultura mondiale.  La “Mondializzazione imperialistica”, come la chiamava C.Preve, cogliendone esattamente la portata e la gravità, è un fenomeno che abbiamo iniziato a conoscere davvero solo a partire dagli anni novanta quando si è cominciato a capire che la globalizzazione dei mercati, appena iniziata, avrebbe portato “ad una dittatura incontrastata dell’economia”. Era necessario aumentare il profitto, per farlo sono state adottate diverse strategie che permettessero di abbassare i costi di produzione: creare nuovi mercati, quindi dislocare, aumentare la competizione, quindi far scendere i salari.  I mercati emergenti, orientali e no, sono paesi in cui le condizioni di vita sono così basse da permettere di trovare manodopera a salari impensabili in un qualsiasi paese europeo. Sono luoghi in cui il degrado culturale e sociale è tale da consentire uno s

Contributo teorico per la costruzione di un Coordinamento contro la mondializzazione

Cultura, diritti sociali, sanità e territorio La fase che stiamo vivendo impone una piena assunzione di responsabilità nei confronti dell’attuale situazione nazionale che presenta forti criticità e peculiari caratteristiche sociali, politiche ed economiche. Così come accadde nel ‘45, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, c’è bisogno di creare una coalizione, tra diverse forze, che abbia un carattere trans-ideologico ovvero che abbia preso la necessaria distanza storica dalla caratterizzazione bipolare destra/sinistra (non perché le ideologie siano morte ma perché, in primo luogo la sinistra ufficiale ha tradito i propri principi, in secondo luogo perché, in questa fase storica, è fondamentale saper distinguere chi sia il vero nemico), che sappia creare degli strumenti di lettura della realtà adeguati  e che si proponga di agire avendo come principale finalità la lotta alla mondializzazione in tutte le sue forme; in questo contesto è di primaria importanza la lot