Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Linea di Frontiere: Verso un intrepido Nuovo Mondo. Pier Paolo Dal Monte, Maria Micaela Bartolucci (Video)

Immagine
Linea viene dal latino linum, cioè lino, per estensione filo di lino ovvero qualcosa che può essere usato, ad esempio, per tessere, l’elemento fondamentale per creare una tessitura per questo parliamo, per esempio, di una linea politica, ma è, allo stesso tempo una demarcazione, come la Linea Maginot o la Linea Alessandrina. Linea di Frontiere vuole esplicitare la nostra visione della realtà, la nostra analisi del momento attuale, un’esposizione dettagliata del nostro punto di vista su diverse tematiche che, per noi, sono stringenti, fondamentali. Non è possibile alcuna azione né trovare alcuna soluzione senza un’elaborazione teorica chiara, questo è il vulnus principale delle attuali forze partitiche che si sono avvicendate alla guida del paese. Nessuna di esse ha elaborato una lettura della realtà, nessuna sembra avere uno schema interpretativo con un fine politico preciso da cui partire per operare scelte, mancano di una prospettiva futura, ecco il motivo per i

Covid-19: punto di catastrofe tra globalismo e società cellulare.

Immagine
Di Enzo Pennetta (tratto da  Critica Scientifica)   Per quasi due secoli siamo stati abituati a pensare che il motore dell’evoluzione e della stessa biologia fossero la competizione e la selezione naturale, allo stesso modo si è ritenuto che funzionassero la società e l’economia. In osservanza a questo principio ogni barriera alla libera circolazione di persone, merci e capitali è stata trattata come un ostacolo alle leggi di natura, ogni intervento dello Stato condannato in quanto perturbatore della selezione naturale, quel meccanismo individuato come la via per il migliore dei mondi possibili. Negare l’assistenza sanitaria ai poveri, predicava il pastore Malthus, mercificare ogni cosa e mettere tutto in competizione senza barriere artificiali di qualsiasi tipo, questo ha imposto il sistema liberista globalizzato conquistando sempre più terreno nell’Occidente e diffondendosi da lì nel mondo intero. Ma… nelle storie c’è quasi sempre un ma. E questo ‘ma’, che ha le

Pensiero individuale e pensiero di massa (seconda parte)

Di Effe Bi Il potere corrompe?   Potremmo commentare questi esperimenti con le parole di Lord Acton “il potere tende a corrompere e il potere assoluto tende a corrompere in modo assoluto”. Nel 1972 Kipnis ha descritto cinque fasi progressive che condurrebbero chi esercita il potere ad esserne corrotto. L’accesso agli strumenti di potere accresce la possibilità che si faccia ricorso al potere. Per convincere le persone a seguire le nostre indicazioni possiamo persuaderle od obbligarle. L’opera persuasiva richiede parecchie energie, elargire premi e punizioni è molto più rapido. Maggiore è il potere usato, maggiore è la convinzione del detentore di poter controllare l’operato del bersaglio. Chi esercita il potere tende a considerarsi l’unico motore delle azioni altrui. Ogni qual volta il detentore di potere trae credito dall’azione del bersaglio, il bersaglio è fatto oggetto di svalutazione. Chi esercita il potere tende a considerare gli altri delle pedin

Pensiero individuale e pensiero di massa (prima parte)

Di Effe Bi Introduzione   In questo breve articolo ci occuperemo del rapporto tra il pensiero dell’individuo ed il pensiero delle masse. I nostri pensieri sono veramente liberi? Far parte di un determinato gruppo condiziona il nostro modo di ragionare? L’essere umano vive in società, è quindi poco probabile che i suoi pensieri siano totalmente indipendenti. L’ambiente in cui viviamo ci condiziona ma noi lo condizioniamo a nostra volta. Si tratta di un rapporto bidirezionale a lungo indagato da psicologi, sociologi e da altri ricercatori sociali. Per quel che riguarda l’influenza del contesto sociale sugli individui sono state individuate alcune interessanti dinamiche. Una delle variabili più importanti è la spinta alla uguaglianza. Ci piace sentirci diversi dagli altri ma solo fino ad un certo punto. La maggioranza ci riconduce all’ordine attraverso diversi meccanismi presenti in ogni società. Uniformità: si basa sulla condivis

Il collasso del sistema e l'intrepido nuovo mondo. Conversazione tra Pier Paolo Dal Monte e Paolo Gibilisco (Video)

Immagine
“Sì come dice lo Filosofo nel principio de la Prima Filosofia, tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere…” Questo ci ha mosso ad inventare quello che fino ad ora siamo stati capaci di creare: partendo da un Laboratorio di idee, qual è Frontiere, abbiamo ideato a Scientocrazia e, infine, questo nuovo nato, proprio in tempo di Passaggio. Disvelare la realtà, esaminarla per poter progettare il futuro: questa è l’ambizione di coloro che si sono messi in gioco e che hanno iniziato ad investire le loro energie nel progetto, non un appello in stile AAA cercasi intellettuali purchessia, come ne abbiamo, ahinoi, visti di recente, ma un incontro tra persone che si conoscono realmente e condividono una stessa visione delle cose, pur provenendo da storie diverse. In epoca di reclusione forzata, gli incontri sono, giocoforza, virtuali ed ecco l’idea: perché non filmare queste chiacchierate? Perché non divulgarle? Da questo puzzle è  nato Convivio . Sarà una picco

IL TRIONFO DELLA SCIENTOCRAZIA E LA MORTE DEL SENSO CRITICO

Di Maria Micaela Bartolucci Il capitalismo finanziario e sovranazionale, è arrivato alla fase terminale della sua crisi strutturale, le dinamiche imperniate su queste basi fittizie sono sempre più precarie e, contemporaneamente a questa crisi strutturale del sistema economico, stiamo assistendo alla crisi, più generalizzata, del sistema sociale che esso aveva implementato per necessità di sopravvivenza e per calcolo sociale. La libera circolazione di persone e merci ha dimostrato il suo punto debole, l’economia della interdipendenza mondiale, che ha sostituito la competitività insita al sistema capitalista storicamente inteso, ora mostra tutti i suoi limiti. Uno scambio incontrollato di persone e di merci doveva inevitabilmente seguire questa parabola. La mondializzazione come ideologia dominante e le sue conseguenze socio-culturali sono crollate e con esse tutti i sistemi collegati: assenza di frontiere, assenza di controllo, immigrazione forza