Totalitarismo Elettronico, ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare le App di tracciatura

Di Minuteman


E’ impressionante l’accelerazione distopica che stiamo vivendo in questi giorni, la pandemia sta finalmente rivelando, anche agli occhi di chi è sempre stato scettico verso le cosiddette teorie complottiste, il pericolo costituito dalle tecnologie informatiche applicate alle tecniche di controllo sociale.
Ciò che sembrava inverosimile solo qualche anno fa è diventato non solo possibile ma di fatto già realtà e noi cittadini ci siamo così immersi che neppure più ci facciamo caso.
E’ enorme il numero di occhi elettronici e telecamere che ormai ci sorvegliano. Non c’è quasi più via delle nostre città che non sia ormai di fatto osservata da telecamere di sorveglianza di privati, banche, negozi, Forze dell’Ordine... è prassi sempre più diffusa installarle ovunque e per qualsivoglia motivo, anche il più sciocco ed irrilevante, senza nemmeno preoccuparsi delle gravissime implicazioni relative alla privacy e riservatezza.
Chi vi scrive di recente ha combattuto (e perso) una piccola battaglia nel proprio condominio su questo argomento. La moda indotta della (presunta) sicurezza a costo di sacrificare il proprio privato ha il sopravvento su tutto. Anche perchè il costo di questi apparati è ormai irrisorio. Si calcola ad esempio che nella sola Cina siano installate ed operative 300.000 telecamere di osservazione e sicurezza, per circa 1,4 miliardi di persone. Quasi una telecamera ogni 5 cittadini.
E sempre in Cina è previsto incremento di queste installazioni per ulteriori 400.000 telecamere, a cura di Hikvision, la maggiore società di sorveglianza al mondo, ovviamente cinese. Società che di recente ha fornito impianti e software di riconoscimento facciale anche alla polizia di New York. Ciò nonostante sia, in teoria almeno, formalmente esclusa da ogni contratto pubblico negli Usa (https://www.notiziegeopolitiche.net/cina-400-milioni-di-telecamere-per-spiare-i-cittadini-in-ogni-momento/)

Il sistema di Hikvision è altamente sofisticato. In grado, ad esempio, di identificare i volti indipendentemente dal colore della pelle ed è stato già utilizzato per catturare latitanti con risultati notevoli, pare.
“In the past two years, police arrested more than 2,000 fugitives with the help of Sky Net, the newspaper reported” (https://www.globaltimes.cn/content/1095176.shtml)
La tecnologia cinese nel settore del riconoscimento facciale si avvia a diventare quindi uno standard globale. (https://www.beltandroad.news/2020/04/02/chinese-facial-recognition-technology-makes-play-under-bri/)
Il Covid non ha fatto altro che incrementare questo trend come attestato da ultimo Rapporto sul Mercato della Sicurezza diffuso da Omdia, uno dei principali analisti del settore:
(https://technology.informa.com/api/binary/623409)


Gli impatti sull’Italia sono già evidentissimi. Si osservi ad esempio il dibattito innescato da annuncio del Governo sulla questione della App Immuni, applicativo di Contact Tracing destinato a segnalare i casi di potenziali contagi innescati da eventuali interazioni con persone poi risultate infette a seguito controllo medico. Non è tuttavia intenzione di chi scrive riassumere qui tutte le obiezioni sia sulla scelta della App (avvenuta comunque con criteri e metodi assai discutibili e fuori da ogni prassi e regola delle gare pubbliche, anche di quelle cosidette a procedura ristretta e riservata).
Sul tema sono intervenuti infatti esperti e tecnici del settore ed anche giuristi del calibro di ex Presidenti della Corte Costituzionale, che hanno sottolineato la necessità che la App non fosse obbligatoria per legge, come Governo aveva inizialmente prospettato.
In merito alle relazioni tecniche citiamo qui, perchè una delle più autorevoli, e condivisibile in toto, quella del Software Architect Dino Esposito (https://vtema.wordpress.com/2020/04/23/non-tinstallero-perche/)

Aggiungiamo una sola osservazione, emersa dall’analisi della documentazione rilasciata dalla Società Bending Spoons (assegnataria della Gara Governativa), documentazione rilasciata ex post rispetto all’assegnazione dell’attività, da cui risulta evidente l’uso estensivo di librerie software esterne, poco documentate ed a scarsa diffusione nelle community degli sviluppatori, necessarie per il corretto funzionamento della App. (https://github.com/BendingSpoons)
Questa modalità di implementazione del software è assai discutibile, sconsigliata e deprecata da sempre, basta sfogliare un qualsiasi manuale di Ingegneria del Software per verificarlo, e di solito è indice di scarsa “maturità” del team di sviluppo che le adotta.
Peraltro è anche criterio di valutazione penalizzante per Gare Pubbliche o software selection per Aziende Private. Chi scrive opera da anni in questo settore ed ha partecipato ad innumerevoli procedure di selezione software, sia in ambito Pubblico sia Privato, come fornitore o facente parte di commissione tecnica di valutazione, e per uso estensivo di librerie esterne, i punteggi assegnati al software valutato di solito precipitano. Non è stato così per App Immuni, in piena evidenza, per valutazioni che immaginiamo certamente lecite e giustificate, ma sin qui ignote o quanto meno non rese pubbliche.

Altro intervento rilevante sulla App Immuni è stato anche quello del Copasir (Commissione Parlamentare Sicurezza) che ha votato a gran maggioranza una relazione tecnica del deputato Paolo Arrigoni che condensava nella sua relazione tutte le osservazioni sia tecniche sia giuridiche che in teoria sconsiglierebbero di procedere oltre per evidenti considerazioni di Sicurezza Nazionale.
Dalla ultima conferenza stampa del Presidente Conte risulta invece chiaro che è intenzione del Governo di procedere comunque, ignorando così il suggerimento e le considerazioni gravi evidenziate dal Copasir. (http://documenti.camera.it/_dati/leg18/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/034/002/INTERO.pdf)
E’ evidente comunque che la pandemia ha solo accelerato un fenomeno già chiaro da decenni, e cioè che le moderne tecnologie informatiche stanno rendendo possibile nella realtà quotidiana il carcere perfetto di Jeremy Bentham, il Panopticon, dove il Potere si esercita attraverso la Sorveglianza continua, i carcerieri osservano sempre tutti gli istanti di vita dei carcerati, ed in tal modo li inducono al conformismo ed alla rassegnazione. 

Stiamo assistendo ad una evoluzione del Totalitarismo. E’ questa la linea di faglia che stiamo attraversando. E’ in corso una mutazione storica, è ormai Totalitarismo Elettronico.
Non c’è infatti necessità alcuna di squadristi per le vie d’Italia come nel 1922, coi manganelli ed olio di ricino, se ogni italiano ha una App installata sul proprio smartphone che traccia tutti i suoi spostamenti o, come già accade in Cina con il Sistema di Credito Sociale addirittura premia o punisce i cittadini in funzione dei loro comportamenti o preferenze https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_credito_sociale
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Il sociologo inglese Anthony Giddens giustamente sottolinea che “Il Totalitarismo è soprattutto la messa a punto estrema della Sorveglianza” ed è ovvio che il ruolo sempre più accresciuto delle nuove tecnologie all’interno degli apparati di governo e polizia, anche con il fattore di accelerazione della sicurezza sanitaria, dovrebbe indurre tutti i cittadini ad una seria riflessione in merito.
RIFERIMENTI
[1] https://www.notiziegeopolitiche.net/cina-400-milioni-di-telecamere-per-spiare-i-cittadini-in-ogni-momento/ [2] https://www.globaltimes.cn/content/1095176.shtml
[3] https://www.beltandroad.news/2020/04/02/chinese-facial-recognition-technology-makes-play-under-bri/
[4] https://technology.informa.com/api/binary/623409

[5] https://vtema.wordpress.com/2020/04/23/non-tinstallero-perche/ [6] https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_credito_sociale
Twitter @minutemanitaly
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