Centinaia di bambini morti sono stati certificati da The Lancet,
non si tratta di opinioni ma di fatti, ma nessuno ha condannato questo
fatto a Bruxelles o sui media, anzi una grande firma del Corriere come
Federico Fubini ha ammesso di aver occultato la notizia. Siamo in presenza di una ideologia tra le più criminali di sempre, mascherata
di scientificità e occultata solo grazie all’azione di una stampa in
mano ad illusionisti della notizia in grado di mascherarla. Le vittime
sono state causate dalle politiche neoliberiste di austerità imposte
dalla UE di cui l’esecutore è stato Tsipras, il Presidente uscente della
Commissione UE, Junker, ha detto che Giuseppe Conte sarà un nuovo
Tsipras. Per mesi è stato lanciato l’allarme di un ritorno del nazismo, ma
mentre gridavano allarmati per il pericolo di una nuova Repubblica di
Weimar preparavano una nuova Repubblica collaborazionista di Vichy.
Strillavano paventando un nuovo Hitler ma arrivava un nuovo Petain, è
una contraddizione solo apparente. Le concessioni che adesso vengo e verranno fatte sono solo
ripiegamenti tattici ai quali non si deve credere. Finché il
neoliberismo non verrà riconosciuto come una delle più feroci ideologie
del XX secolo e pubblicamente condannato continuerà ad affermarsi come
una realtà ineludibile.
Di Maria Micaela Bartolucci Questa è stata la linea guida dell’incontro di Frontiere che si è svolto sabato 22 febbraio: abbiamo individuato delle istanze, delle tematiche sulle quali iniziare a riflettere per arrivare ad una elaborazione teorica generale che permetta di sviluppare un pensiero critico, partendo da nuovi parametri, anche terminologici, che rendano possibile il superamento della stagnazione intellettuale che blocca qualsiasi entità politica, impantanandola in vecchi schemi argomentativi. Per farlo sono necessarie alcune pre-condizioni essenziali: la prima è il superamento dell’illusoria demarcazione destra/sinistra che non è una rinuncia od una cancellazione dell’ideologia, bensì la sua riaffermazione contro la sub-cultura della mondializzazione. Una sub-cultura che impone il trionfo e la diffusione di un pensiero non pensante, che sostituisce l’informazione allo studio, che restringe gli spazi comunicativi e dibattuali chiudendoli in una bolla vi...
Di Musso Il 18 gennaio 2017, Mario Draghi pronunciò una frase celebre: “Se un paese lasciasse l’Eurosistema, i crediti e le passività della sua BCN nei confronti della BCE dovrebbero essere regolati integralmente ” . Il 24 settembre 2018, affermò il suo contrario: i saldi sono già garantiti, dai collaterali presentati alle banche centrali nazionali a fronte della originaria creazione di moneta. Una completa marcia indietro. Umiliante, senz’altro, ma inevitabile. Come nasce il saldo Target2 Cos’è Target 2? Un servizio che “consente il regolamento lordo in tempo reale di pagamenti in euro, con regolamento in moneta di banca centrale ” . La moneta è un attivo del settore privato, ottenuto a fronte di un debito verso le banche commerciali. Questo debito del settore privato, è un attivo delle banche commerciali, a fronte di un passivo che è la stessa moneta depositata. La quantità di moneta equivale alla quantità di debito. Se il privato italiano trasferisce sua...
Di Pier Paolo Dal Monte “C’è grossa crisi”, direbbe Quelo, quella sorta di parodistica crasi di santone e telepredicatore che fu interpretato da Corrado Guzzanti. La crisi, è l’”ospite inquietante” dei nostri tempi, accompagna sempre qualunque presente, con un montante subentrare di tante crisi: Leconomia, Lecologia, Lademografia, Lemigrazioni, Lapovertà, Lepidemie, Linflazione, Ladeflazione... Un’incalzare di crisi che riduce i poveri esseri umani come tanti pugili suonati che, incapaci di reagire, ricevono tutti i colpi che i mezzi di informazione riversano sulle loro povere menti. Ovviamente, ora non possiamo parlare di tutte le crisi portate alla ribalta dall’inesauribile cornucopia dei mezzi di comunicazione; ci concentreremo, pertanto, su una sola di esse che, periodicamente (e ora, anche, prepotentemente), viene portata all’attenzione dell’opinione pubblica, ovvero quella che viene definita “crisi climatica” o “riscaldamento globale”, che dir si voglia...
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